La camera azzurra
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Libri Moderni

SIMENON, Georges

La camera azzurra

Abstract: Sei così bello gli aveva detto un giorno Andrée che mi piacerebbe fare l'amore con te davanti a tutti.... Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura. Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.


Titolo e contributi: La camera azzurra / Georges Simenon ; traduzione di Marina Di Leo

Pubblicazione: Milano : Adelphi, c2003

Descrizione fisica: 153 p. ; 22 cm

Serie: Biblioteca Adelphi ; 444

ISBN: 88-459-1786-X

Data:2003

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nota:
  • Trad. di: La chambre bleue.

Nomi: (Editore)

Classi: 843.912

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2003

Sono presenti 1 copie, di cui 0 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
Chioggia - C. Sabbadino 843.912 SIM 1-52031 Su scaffale Disponibile
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Il libro inizia con una prima immagine, che poi sarà il filo conduttore di tutto il racconto. I dialoghi che si svolgono nelle prime pagine in questa "camera azzurra" si comprenderanno man mano che la storia prosegue. E' un racconto "poliziesco", ma che parla di persone anche molto diverse tra loro. Quella che sembra una vicenda banale agli occhi del protagonista, un fatto accaduto di cui non comprende inizialmente l'importanza, nel proseguo della storia si rileva invece fondamentale; sino a trovarsi precipitato e stritolato dagli eventi. Il protagonista non capisce e lo fa troppo tardi. Si percorre lungo il racconto il suo stato d'animo, fino alla fine quando forse capisce cosa è successo realmente e come è successo e soprattutto chi lo ha condotto a quel punto di non ritorno. La semplicità e la leggerezza della sua esistenza, gli viene presentata alla fine brutalmente, quando si accorge di non aver più nulla. Tutto per non aver risposto ad una domanda, perchè il filo della sua riflessione è stato interrotto dal fischio di un treno.
Non si prova simpatia per i personaggi del libro; ciascuno risulta antipatico o colpevole a suo modo. Perchè alcuni non fanno nulla per evitare che accada qualcosa, altri invece aiutano gli eventi. Chi invece li subisce senza apparentemente lottare suscita un sentimento di simpatia mista a commiserazione per una scelta che si rivela sbagliata solo a posteriori: scegliere la persona sbagliata.
Un libro poliziesco, ma che descrive una certa umanità: chi subisce e chi egoisticamente e tenacemente punta all'obiettivo, costi quel che costi.

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