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Torino : Einaudi, 2012
Abstract: Il talento infinito, l'amore del pubblico, la devozione delle donne, l'amicizia dei potenti: e Arnaldo Vezzi, il più grande tenore del suo tempo, crede di essere un dio. Quindi si prende quello che vuole, se ne serve e lo getta via; calpesta cuori e anime; deride, distrugge. Tutto deve essere suo, nulla gli si può rifiutare. Ma un dio può non essere immortale.
17 ottobre 2020 alle 14:43
Gli autori di polizieschi devono crearsi un personaggio, caratterizzandolo in modo personale perchè questi non sia simile ad altri già creati; o quanto meno l'autore ci prova affinchè sia così.
De Giovanni crea il suo ispettore; un personaggio ricco, oscuro, dal passato triste e da svelare, con un dono da prescelto: vedere gli ultimi istanti di vita di coloro che furono uomini poi divenuti morti. In quegli istanti Ricciardi cerca indizi per le sue indagini.
Il libro si legge volentieri, scritto su vari piani: il caso da risolvere, l'amore idilliaco, il passato. Il caso al termine del libro è risolto; l'amore abbozzato proseguirà nei libri successivi; il passato si svela poco a poco.
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