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Milano : Longanesi, c2011
Abstract: Anno del Signore 480: dopo secoli di dominio romano, la Britannia ha finalmente conquistato l'indipendenza, ma libertà non significa necessariamente pace: forze oscure tramano nell'ombra e i sassoni si sono già impadroniti dei territori a est dell'isola. Il vecchio re Uther Pendragon, il Drago Rosso, è ormai prossimo alla morte, e il suo unico erede legittimo, il nipote Mordred, non è che un bimbo di pochi mesi, nato storpio nel cuore dell'inverno. L'unico in grado di riunire il paese contro i sassoni è Artù, leggendario guerriero detentore della magica spada nella roccia, forgiata nell'Oltretomba dal dio Gofannon e donatagli da Merlino, affinché riporti pace e giustizia nel regno. Un regno che Artù conosce bene: lì ha passato gli anni migliori della sua vita, ha combattuto e si è guadagnato la venerazione dei compagni. Il cammino verso la pace però è costellato di insidie, e quando incontra la bella Ginevra, nobildonna senza più terra né ricchezze, le cose precipitano irrimediabilmente: Artù si ritrova circondato da nemici su tutti i fronti, e sembrano sul punto di infliggere alla Britannia il colpo di grazia...
31 ottobre 2016 alle 15:14
I personaggi del fantastico regno di Camelot sono descritti in modo diverso probabilmente più verosimile alla storia di quello che generalmente piace ricordare. Merlino il simpatico mago disegnato da Disney qui è tratteggiato come un druido spesso maleducato e irriverente. Ginevra, Lancillotto, lo stesso Artù non sono personaggi così "simpatici" e giusti come molti si aspetterebbero.
Perciò istintivamente sono rimasto un po' deluso dalla scelta di cambiare personaggi che conoscevo in altro modo.
Le battaglie sono sempre uno dei pezzi forte dell'autore, ma la saga di Sharpe rimane il suo vero capolavoro.
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