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Milano : Rizzoli Lizard, 2012
Abstract: Un bambino chiuso, lento, sottovalutato dai maestri. Poi uno studente scostante, irrequieto, dai modi bizzarri. Un uomo dotato di un genio puro, le cui intuizioni contribuiranno a creare Colossus, il sistema in grado di decifrare le comunicazioni dell'esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, e a porre le basi della scoperta che ha cambiato il mondo per sempre: l'intelligenza artificiale. Alan Turing è stato tutto questo, e anche altro: un personaggio ostico e indecifrabile, un uomo costretto negli anni Cinquanta alla castrazione chimica per il "peccato" di omosessualità, e da lì al suicidio avvenuto, coerentemente con l'ossessione dello scienziato per la favola di Biancaneve, tramite un unico morso a una mela avvelenata. Un simbolo, quello della mela morsicata, che è ormai un brand legato indissolubilmente al rapporto tra uomini e macchine.
14 aprile 2013 alle 18:27
Raccontare non solo con le parole, ma anche con le immagini. Non è cosa semplice, ma è un altro modo di trasmettere qualcosa. Il libro lascia degli spunti di riflessione oltre a raccontare alcuni momenti storici e biografici di Turing. Di difficile classificazione: non è una biografia e non è nemmeno un racconto; forse nell'intento dell'autore c'era il fornire dei temi di riflessione sia sul rigore del periodo storico e sia sulla persona di Alan Turing senza poter essere esaustivo in entrambe le cose.
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