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Milano : M. Tropea, 2009
Abstract: Nell'estate del '68, Jo Becker fugge dal matrimonio e dalla vita che i suoi genitori avevano sognato per lei, e per un meraviglioso anno di puro idillio bohemien e romantico, si rifugia sotto falso nome, in una casa collettiva a Cambridge. E' un periodo magico, di sconfinata libertà, che finisce la notte in cui Jo torna a casa, per trovare il suo migliore amico morto, in un lago di sangue sul pavimento del salotto. Rientrata nei ranghi, Jo ha tutto quello che poteva desiderare. E se talvolta si sente estranea a se stessa non deve far altro che guardare le sue figlie e suo marito per tornare in pace. Ma quando un vecchio amico si trasferisce nella stessa cittadina tutto sembra andare in pezzi.
21 agosto 2009 alle 13:16
Sue Miller è definita dai critici americani la regina della "domestic fiction", narrativa incentrata sui sentimenti, relazioni familiari, piccole tragedie private e anche questo libro ricalca questo tipo di narrativa. Descrive la vita quotidiana di una signora borghese americana, che sembra avere raggiunto un equilibrio interiore e sociale, ma basta poco, un incontro col passato, per rimettere tutto in discussione. E' una donna che è ancora alla ricerca di sè stessa, che tira fuori le sue insicurezze e la sua fragilità, è un personaggio che trovo positivo e che la scrittrice ha saputo delineare con cura rendendolo reale.
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