Abstract: Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...
Titolo e contributi: Il prigioniero del Cielo : romanzo / Carlos Ruiz Zafón ; traduzione di Bruno Arpaia
Pubblicazione: Milano : A. Mondadori, 2012
Descrizione fisica: 349 p. ; 24 cm.
Serie: Scrittori italiani e stranieri
ISBN: 9788804620303
Data:2012
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Chioggia - C. Sabbadino | 863.64 RUI | 1-65051 | Su scaffale | Disponibile |
Ultime recensioni inserite
In questo libro l’autore da esperto di marketing inserisce i suoi migliori personaggi, intrecciandone le storie e creandone di nuove, e rievoca il suo affascinante mondo del Cimitero dei Libri Dimenticati. Purtroppo il finale è molto deludente con il “continua” dell’ultima pagina. Di questo ciclo di tre libri questo è il meno riuscito, forse perché più preoccupato nel creare vicende ed episodi avvincenti che nel dare profondità ai personaggi; come invece era riuscito magistralmente ne “L’ombra del vento”. Ne risulta comunque un libro piacevole, perché in alcuni tratti è appunto avvincente. In altri “alza” una fitta nebbia a nascondere le crepe del racconto nel suo insieme, soprattutto quando tenta di fondere il libro con gli altri due. Non è un puzzle perfettamente riuscito.
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